Entra nel vivo la ricostruzione post sisma 2022, incontri operativi con gli ingegneri a Pesaro e Ancona

Data:
4 Settembre 2025

Il 9 novembre 2022 una scossa di magnitudo 5.5 colpì la costa marchigiana, con danni significativi soprattutto nei territori di Ancona, Fano e Pesaro. La ricognizione completata dall’USR Marche, su delega della Struttura commissariale, ha certificato danni a 380 edifici: 230 privati, 150 pubblici, più 59 chiese, per una stima complessiva di oltre 458 milioni di euro di danni.

La ricostruzione, affidata recentemente dal Parlamento alla Struttura commissariale sisma 2016, entra nel vivo. Due gli appuntamenti operativi organizzati a Pesaro e Ancona. Il primo al Cinema Astra di Pesaro l’incontro promosso dall’Ordine degli Ingegneri della provincia di Pesaro Urbino e l’altra nel capoluogo regionale, nel pomeriggio, organizzata dall’Ordine degli ingegneri della Provincia di Ancona presso la sede di Confindustria.

Con l’ordinanza 1/2025 firmata dal Commissario sono state introdotte regole chiare, tempi certi e semplificazioni procedurali per accelerare gli interventi pubblici e privati.

Per la ricostruzione pubblica e degli edifici di culto, gli enti preposti possono procedere con la quantificazione degli interventi attraverso la produzione dei D.I.P.. Una volta completata l’istruttoria da parte dell’USR, gli interventi saranno sottoposti alla struttura commissariale che opererà con specifici finanziamenti. La piattaforma digitale dedicata è già pienamente operativa, garantendo regole chiare e tempi certi per l’avvio degli interventi.

Per la ricostruzione privata, il termine di presentazione della manifestazione di volontà a ricostruire è fissato al 31 ottobre 2025 attraverso la piattaforma Ge.Di.Si per attivare il processo di ricostruzione.

Il provvedimento avvia la fase di progettazione e di ricostruzione nei territori colpiti dai terremoti del 2022 che riguarda soprattutto Ancona, Fano, Pesaro, comuni del cratere 2022, dove la ricostruzione sarà finanziata al 100%. Per i Comuni “fuori cratere”, comunque danneggiati dalle scosse, è previsto che per i privati ci sia una ricostruzione al 50%, mentre per le prime case e gli edifici danneggiati nei centri storici la ricostruzione sarà piena. In questo caso i municipi coinvolti sono Apecchio, Ascoli Piceno, Camerano, Campofilone, Falconara Marittima, Fossombrone, Frontone, Isola del Piano, Jesi, Magliano di Tenna, Matelica, Mondavio, Mondolfo, Monsampolo del Tronto, Monte Giberto, Monte Grimano Terme, Montefano, Montemarciano, Monteprandone, Morro d’Alba, Morrovalle, Pievebovigliana, Poggio San Vicino, Porto Recanati, San Marcello, Santa Maria Nuova, Senigallia, Serra San Quirico, Urbino.

Sarà aperto a breve un nuovo Ufficio Speciale per la Ricostruzione ad Ancona per essere più vicini alle esigenze operative che sarà allestito in zona Baraccola, in via Luigi Ruggeri.

Sul nodo del CAS, contributo di autonoma sistemazione, specie nella città di Ancona, pur non essendo competenza commissariale, il Commissario è in continuo contatto con Protezione Civile e Mef per garantire il contributo dopo la conclusione dello stato di emergenza.

«Con l’ordinanza 1/2025 abbiamo avviato la fase operativa della ricostruzione post sisma 2022. I tecnici sono già impegnati nella predisposizione dei progetti, le risorse sono state stanziate e i cittadini possono contare su regole chiare e tempi certi. Proprio per questo ritengo fondamentale il confronto con gli ordini professionali e la piena collaborazione istituzionale tra enti, come avvenuto oggi a Pesaro e ad Ancona: la sinergia con le reti tecniche è decisiva per tradurre le norme in cantieri e per garantire la qualità e la sicurezza degli interventi. Abbiamo voluto replicare il modello già sperimentato con successo nel cratere 2016, garantendo controlli di legalità e semplificazioni procedurali».